Il 20 Agosto i ragazzi e gli educatori di Casa Borgatti hanno visitato il Museo storico Minerario di Perticara.
Inaugurato nel 1970 il Museo di Perticara è uno dei primi significativi esempi di archeologia industriale sorti in Italia con sede nei grandi spazi dell’ex Cantiere Sulfureo Certino.
Accompagnati da una preparatissima ed accogliente guida, la comunità si è inoltrata nel museo partendo dalla sala mostra delle rocce e minerali in cui abbiamo visionato la varietà di rocce presenti nello strato terrestre con i relativi utilizzi ed i minerali provenienti da tutto il mondo con riferimenti alla genesi, struttura cristallina e classificazione chimica.
I ragazzi si sono lasciati suggestionare dalla bellezza e particolarità delle pietre esposte ai lati del percorso, mostrandosi curiosi e stupiti da tali creazioni bizzarre e meravigliose presenti nel sottosuolo.
Il percorso è proseguito nella sala del territorio in cui l’esame dei campioni, la consultazione di fotografie e documenti cartografici informatizzati e le costruzioni virtuali hanno identificato l’evoluzione dell’attività mineraria e lo sviluppo umano.
Particolarmente scioccante per i ragazzi è stato osservare la lunghezza delle gallerie costruite dai minatori: oltre 100 km di lunghezza scavate nelle profondità!
I minatori, nella fatica e nell’incertezza della sopravvivenza, scandirono un ritmo produttivo dell’estrazione mineraria che definì la vita di intere generazioni.
Passando dalle sale del percorso dello zolfo e le officine in cui erano presenti tutti gli strumenti di lavoro, i ragazzi hanno iniziato a percepire ed immaginare la vera fatica che potevano fare i minatori durante gli scavi.
Hanno anche riconosciuto qualche strumento di lavoro antico utilizzato attualmente dalle loro famiglie d’origine.
Man mano che il percorso si arricchiva di storia e dettagli, i nostri ragazzi si immedesimavano maggiormente nella vita dei minatori, richiamando malinconicamente alla memoria situazioni familiari vissute nelle loro terre.
Momento molto emozionante è stata la visita alla riproduzione fedelissima della miniera, in cui alcuni dei nostri ragazzi hanno riconosciuto alcuni luoghi di lavoro dei relativi familiari perfettamente ricreati. Questo luogo ha dato loro la possibilità di ispezionare con estrema curiosità possibili posti di lavoro di fratelli e padri lontani.
Il percorso si è concluso ai piedi di uno dei pozzi utilizzati dai minatori per accedere alle miniere.
La difficoltà di accesso al pozzo e le dinamiche impervie con cui gli uomini ci si calavano hanno evidenziato nuovamente il coraggio e la forza d’animo dei minatori lasciando inevitabilmente un segno nel cuore dei nostri ragazzi.
L’educatrice di Casa Borgatti Sara Pagliarani