Cosa vuol dire sentirsi soli nel nuovo millennio?
Sono passati vent’anni dall’inizio del nuovo millennio. Ci aspettava un futuro sempre più digitale, automatizzato, globalizzato, interattivo e tecnologico.
Era un futuro promettente e lo abbiamo atteso con grandi speranze.
Oggi, tirando le somme, possiamo dire che il progresso non significa, automaticamente, il miglioramento della vita delle persone.
Ci sono i social, ma la vita non è migliorata dal punto di vista relazionale, anzi, molto spesso ci si sente più soli.
Ci siamo illusi che la mediazione dei PIXEL dello schermo avrebbe potuto sopperire al contatto umano, agli sguardi, all’emotività che nasce dagli incontri e dal valore delle esperienze reali fatte con le persone.
Il progresso non viaggia mai da solo, ha portato con sé anche l’incertezza verso il futuro, la paura di perdere il lavoro o di non trovarlo, di cadere in povertà, di rimanere da soli, di non riuscire a trovare un senso alla propria esistenza.
Il progresso ci chiede di cambiare sempre più spesso, perché tutto dura di meno: relazioni, lavoro, mode, collocazione geografica, bisogni e desideri.
A volte i cambiamenti sono così rapidi e frequenti che superano la nostra capacità di adattamento e rimanere indietro mette molta paura.
In un mondo che cambia spesso ci sentiamo soli, ma non lo diciamo, per senso di pudore o di vergogna.
Alla solitudine ci si abitua, diventa quasi un fatto naturale. Una discreta compagna contemporanea.
Succede sempre più spesso di sentirsi soli. È capitato anche a me e forse anche a te.
A volte sembra che l’età adulta sia segnata dal lento ma inesorabile allentamento dei legami sociali. Si esce di meno, si incontrano meno persone, si conoscono meno persone nuove, ma soprattutto diminuiscono le relazioni significative, quelle che danno senso a una giornata, il cui ricordo ti accompagna nei giorni seguenti. Parlo delle relazioni che ancora ti danno emozioni.
Gruppo di auto mutuo aiuto sulle solitudini contemporanee
Vorremmo creare un gruppo di persone che si incontrano regolarmente, e che insieme, ognuna secondo i propri tempi, comincino a ricucire nuovi legami.
Sembra quasi un lavoro antico, un lavoro di sartoria, di un tempo in cui gli abiti non erano prodotti in serie, ma ogni pezzo era fatto su misura. Un pezzo unico. Unico e imperfetto.
Noi ti offriamo uno spazio protetto, un luogo sicuro dove poter ricominciare a conoscere nuove persone, dove poter raccontare la tua storia o semplicemente quello che avrai voglia di condividere. Ci sarà sempre qualcuno disposto ad ascoltarti perché anche tu saprai ascoltare gli altri.
Il mondo è pieno di persone speciali che hanno moltissime cose da condividere. Tu sei una di quelle.
Potremmo incontrarci una volta alla settimana, in fascia oraria serale. Ci sarà una persona che facilita la comunicazione, aiuta a rompere il ghiaccio e accoglie ogni nuovo arrivato, facendolo sentire a casa propria. Gli incontri sono gratuiti.
Per noi ogni nuovo arrivato è un regalo da parte dell’esistenza. Ogni persona che arriva rende migliori tutte le altre.
Conosciamo bene la timidezza e la giusta diffidenza perciò, se preferisci, puoi scriverci o telefonarci, saremo felici di darti ulteriori informazioni.
Come diceva Lao Tzu: un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo.
Il momento è adesso.
Ti aspettiamo!
Sentirsi soli è il tema del nostro tempo, per avere maggiori informazioni e cominciare ad affrontare il problema contattaci ai seguenti recapiti:
direzione@sangiuseppe.org
0541 676752.
Luca Finocchiaro, Pedagogista