Fondazione San Giuseppe per l'aiuto materno e infantile Onlus

Il Triathlon a Riccione

Le Sfide della Vita

Triathlon Riccione 2018. Le Comunità Borgatti e Clementini nelle giornate del 5 e 6 Maggio hanno partecipato, in qualità di staff, all’evento sportivo Challenge.

Per due giorni, dalla mattina fino al tardo pomeriggio, i nostri ragazzi hanno sospeso le loro attività, per supportare gli atleti di tutto il mondo che partecipavano alla gara.

Al nostro arrivo Romina Ridolfi, la nostra referente e amica del Triathlon, ha ufficializzato la “cerimonia dell’investitura” attraverso la consegna della maglia dello staff.

Indossare la maglia ufficiale, per i nostri ragazzi, è stato un momento di grande emozione e fonte di orgoglio.

Hanno sentito di appartenere, per qualche giorno, a qualcosa di più grande. Hanno sperimentato un senso di appartenenza al mondo del Triathlon, alla città di Riccione, e alla comunità internazionale degli sportivi.

Siamo stati divisi in due gruppi, occupandoci del delicato compito di rifornire gli atleti durante la maratona e di sostenerli e ristorarli all’arrivo, recuperando infine i chip elettronici che registrano tutti i dati della gara.

Man mano che il ritmo della gara diventava più intenso, abbiamo aumentato il nostro supporto all’organizzazione, occupandoci del magazzino rifornimenti e della sicurezza degli atleti durante la gara.

I ragazzi hanno partecipato alle attività con passione, entusiasmo e senso di responsabilità.                                        Hanno portato allegria e sorrisi in tutti gli angoli del percorso. Si sono adeguati con pazienza ai ritmi della gara, a volte lenti e a volte intensi. Hanno socializzato con i vari referenti dell’organizzazione, i membri dello staff e gli atleti.

Sono nate amicizie, ricordi e nuovi orizzonti futuri. Si è ampliata la loro concezione del mondo, includendo al suo interno la bellezza, la forza e i valori della pratica sportiva.

Il Triathlon come metafora per descrivere la condizione di vita dei ragazzi di oggi

Per raggiungere il traguardo dell’autonomia i ragazzi devono affrontare sempre più sfide. Devono abituarsi a cambiare in fretta, in base ai cambiamenti sociali e di mercato. Si trovano a “nuotare” in acque sempre più agitate, influenzate da onde che arrivano da molto lontano e a percorrere distanze sempre più lunghe, con “biciclette” non sempre adeguate, in un mondo che ti chiede di andare sempre più forte.

Devono sostenere maratone faticose, sotto ogni condizione climatica, e non sempre trovano rifornimenti e sostegno adeguato durante il percorso.

Per affrontare le sfide del nuovo millennio hanno bisogno di allenarsi ma, a volte, mancano gli allenatori.              Quando mancano questi riferimenti aumenta il rischio di fallire, di ritirarsi o di perdersi, imboccando strade sbagliate.

In un momento storico in cui si mette in dubbio il valore educativo della famiglia, della scuola e della comunità, lo sport rappresenta, a volte, una piccola oasi di valori e nobiltà.

Ci ricorda il rispetto delle regole e dell’avversario, il piacere e la durezza degli allenamenti, la gioia per i risultati, il senso autentico della disciplina e della dedizione, di umiltà, fratellanza, appartenenza e l’aggiunta di valore alla propria vita. 

Lo sport è il grande alleato del percorso educativo!

Luca Finocchiaro, Pedagogista, educatore di Casa Borgatti

Potrebbero interessarti anche

Per effettuare richieste di inserimento di un/una minore è possibile contattarci ai seguenti recapiti:

0541 676752 sede centrale
340 9975528 cellulare
direzione@sangiuseppe.org

Rimani aggiornato sulle iniziative
di Fondazione San Giuseppe

Vuoi ricevere le comunicazioni relative ai progetti della Fondazione?