Negli ultimi anni il rugby si è molto diffuso, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti. Alla base di questo fenomeno c’è lo spirito educativo che si tramanda insieme alle regole dello sport stesso: il rispetto dell’arbitro, il non lasciare indietro nessuno, la voglia di giocare per divertirsi, la considerazione degli avversari.
Per questi motivi alcuni utenti della Comunità Educativa Casa Borgatti di Rimini hanno trascorso una domenica di passione sportiva, accompagnati da un educatore, allo stadio del Romagna Rugby per assistere alla partita di campionato di Seria A, tra Romagna e Pesaro. L’équipe della struttura ha pensato che l’avvicinamento a questo sport, per le sue peculiari caratteristiche, potesse essere un buon strumento educativo per i ragazzi.
Il giornalista sportivo Marco Pastonesi ha scritto: Il rugby è una voce del verbo dare. A ogni allenamento, a ogni partita, a ogni placcaggio, a ogni sostegno, dai un po’ di te stesso. Prima o poi qualcosa ti tornerà indietro.
Il sostegno è forse il primo dei tanti valori del rugby, perché ogni rugbista sa che senza l’aiuto dei suoi compagni, e del suo al loro, nessuno potrebbe né giocare né tantomeno vincere. Questo voleva essere uno dei messaggi che i ragazzi dovevano ricevere da questo sport.
I ragazzi inizialmente si sono trovati spaesati, anche se accompagnati da una figura esperta che ha cercato di spiegare alcune regole, perché il rugby non è uno sport facile da capire la prima volta. Ma complice la bella giornata di sole, la vivace compagnia e non ultimo un bel match di rugby, i ragazzi hanno apprezzato questa nuova esperienza.
Ci saranno sicuramente nuove puntate di questa nuova iniziativa!