Nell’ambito della realizzazione del “progetto di vita” per ogni ospite della Comunità La Sorgente, abbiamo accolto con piacere le richieste di alcune famiglie per favorire azioni relative alle dimensioni sociali, culturali e religiose.
Un aspetto che è stato preso in considerazione per la realizzazione di questo obbiettivo è stato l’avvicinamento all’esperienza religiosa dei ragazzi con disabilità, partendo dal modello di relazione sociale.
Riteniamo importanti il contesto e la prospettiva relazionale e la qualità dei percorsi socio-educativi al fine del miglioramento della partecipazione alla vita di una società inclusiva.
Per Franca e Paolo abbiamo realizzato un progetto che prevede un’uscita settimanale alla Cappellina Madonna Del Giglio. Il luogo si trova nel Centro di Rimini, vicino alla nostra Comunità ed è stato inserito tra le strutture accessibili alle persone con disabilità, censite durante l’iniziativa “Io Valgo… oltre le barriere“.
Al mattino quando i ragazzi arrivano con il pulmino, ad attenderli ci sono due operatori che li accolgono e, nell’ambito del campo di significati condivisi, propongono di fare un’attività insieme.
Come avviene l’uscita alla Madonnina del Giglio
L’uscita in passeggiata è sempre ben accolta dai ragazzi. Durante il percorso per raggiungere la Madonnina del Giglio, gli educatori introducono sotto forma di chiacchierata gli aspetti significativi dell’attività che si svolgerà. Cerchiamo di facilitare la comprensione di una dimensione “trascendente” e presentiamo le azioni previste durante la permanenza nella chiesina.
All’arrivo in cappella si fa il segno della croce e ci si raccoglie in un momento di preghiera.
Paolo rivolge il suo pensiero al padre defunto.
Franca manifesta con un sorriso e una stretta al braccio dell’educatrice il suo coinvolgimento per l’attività.
Uno dei momenti che racchiude un significato importante per i ragazzi è l’accensione della candela. L’ attività avviene con l’aiuto dell’educatore e, oltre ai significati simbolici del gesto, assume un’importanza che permette l’utilizzo e sviluppo delle residue capacità motorie.
Questa esperienza ci porta ad affermare la persona disabile come soggetto di diritti e non più solo come oggetto di protezione.
La persona disabile è soggetto di diritti (non speciali) che spettano a chiunque. Sono diritti (civili, culturali, economici, politici e sociali) indivisibili e interdipendenti che possono assicurare un armonico sviluppo della persona umana.