Le comunità educative della Fondazione San Giuseppe sono state oggetto di notevoli cambiamenti nel corso del tempo, sempre improntati sulla necessità di fornire agli adolescenti in affido una struttura a dimensione familiare che potesse offrire opportunità che favoriscano l’autonomia e la responsabilizzazione della persona.
Se prima vi era una distinzione chiara che comprendeva la comunità per adolescenti di genere femminile (casa Borgatti), la comunità per adolescenti di genere maschile (casa Bronzetti) e la comunità per bambini (casa Clementini), ora vi è la presenza solamente di casa Borgatti e casa Clementini, diventate strutture miste in grado di accogliere sia ragazzi che ragazze pre e adolescenti.
La scelta di strutturare in maniera differente le comunità educative-residenziali è stata motivata dal volersi distaccare da un’ottica “settoriale” che identificasse in maniera chiara le dinamiche adolescenziali maschili da quelle femminili e potersi cimentare in un lavoro educativo più completo e il più possibile simile a contesti di vita abituali.
Tutto questo per evitare il più possibile “stigmatizzazioni” e consentire ai ragazzi di sperimentare un senso di appartenenza, costruire relazioni significative e diventare “protagonisti” del proprio progetto educativo, formulando e valutando gli obiettivi e le finalità per raggiungerli.