Oggi è stata una giornata particolare perché insieme a tutti i miei compagni di Casa Clementini e di Casa Borgatti ed agli educatori di entrambe le comunità abbiamo fatto un’escursione alla Rocca di Maioletto.
Siamo partiti in mattinata da Rimini, una volta arrivati abbiamo parcheggiato le macchine e a piedi abbiamo preso un sentiero. Il cammino è durato circa 30 minuti, durante i quali abbiamo faticato abbastanza, la strada talvolta diventava davvero ripida ma così arrivare a destinazione è stato ancora più bello.
Una volta arrivati alla Rocca alcuni ragazzi insieme a Luca, uno dei nostri educatori, hanno accesso il fuoco nel camino della casina ed un mio compagno egiziano ha fatto cuocere sotto la brace una patata dolce che si era portato da casa.
Qui ci siamo divisi. Un gruppo ha deciso di continuare l’arrampicata ancora più in alto, altri hanno preso il sentiero per scendere dalla parte opposta ed io insieme a quelli rimasti abbiamo rifatto il percorso per tornare alle macchine per poi ricongiungerci tutti dall’altra parte del monte, presso una chiesa con un grande prato davanti.
Abbiamo pranzato tutti insieme, poi alcuni ragazzi hanno giocato a calcio mentre io ho chiacchierato con gli educatori ed altri ragazzi. Poi tutti insieme abbiamo giocato a ”Ruba bandiera” e a “Chi ha paura del bulldog?”.
È stato divertentissimo anche se qualcuno ne è uscito un po’ acciaccato! 🙂 Niente di grave, siamo tutti sopravvissuti!
Finiti i giochi gli educatori ci hanno chiesto di sederci insieme a loro tutti in cerchio. Un cerchio grandissimo perché eravamo davvero tanti, quasi quaranta persone!
Luca ha cominciato a spiegarci il significato di questa giornata. Ci ha parlato della FIDUCIA, di ciò che rappresenta nella vita di tutta i giorni. È una cosa molto importante e speciale potersi fidare dell’altro ma anche di noi stessi. Mentre parlava ha consegnato a tutti noi una chiave con attaccata una piccola pergamena dove c’è scritta questa frase:
“Non sei un granello dentro un mucchio di sabbia. Sei venuto al mondo perché la vita ha desiderato che tu ci fossi. Quando cominci a fidarti della tua unicità, delle tue capacità e dei tuoi sentimenti, la vita, fatta di persone e situazioni, comincia a fidarsi di te. Quando impari a fidarti degli altri scopri che sono meglio di quanto pensavi”.
Ci ha spiegato che “la chiave” è un simbolo che rappresenta la fiducia data dagli altri verso di noi, come quando i genitori ti danno le chiavi di casa oppure quando hai appena preso la patente e ti lasciano la chiave della loro auto.
Credo che sia molto difficile fidarsi degli altri ma anche che sia necessario affidarsi e fidarsi delle persone che ci aiutano a diventare grandi.